circolare 02|25
Proseguiamo la nostra disamina delle novità che interessano i bonus edilizi contenute nella Legge di bilancio per il 2025 per approfondire le modifiche che riguardano il bonus barriere architettoniche, il superbonus ed il bonus mobili.
Non va dimenticato che a decorrere dal 2025 coloro che hanno un reddito superiore a 75.000 si vedono stabilire un tetto alle spese detraibili che va a colpire anche le spese per le detrazioni legate ai bonus edilizi.
1. Bonus barriere architettoniche.
È possibile accedere al bonus barriere architettoniche solo fino al 31 dicembre 2025. Attualmente non è prevista nessuna proroga per gli anni successivi.
Già dallo scorso anno è possibile agevolare solo gli interventi eseguiti su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
La detrazione è pari al 75% ed è ripartita in dieci quote annuali. I limiti di spesa sono i seguenti:
50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari in edifici condominiali con più di 8 unità.
2. Superbonus.
Per il 2025, il superbonus è pari al 65% e riguarda unicamente gli interventi eseguiti da:
condomini;
persone fisiche, su edifici composti da due a quattro unità immobiliari posseduti da un unico proprietario;
ONLUS, Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale.
Tuttavia, la Legge di bilancio per il 2025 limita la possibilità di fruire del superbonus per le spese sostenute nel 2025 esclusivamente agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti:
· presentata la CILA, se si tratta di interventi diversi da quelli effettuati dai condomìni,
· adottata la delibera condominiale e presentata la CILA se gli interventi sono effettuati dai condomìni;
· presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione di edifici.
In merito al superbonus, va segnalata un’altra importante novità: per le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 si riconosce la facoltà di ripartire la detrazione spettante in dieci quote annuali.
Poiché questa novità arriva a dichiarazione 2023 già presentata, coloro che intenderanno optare per questa possibilità dovranno inviare una dichiarazione dei redditi integrativa entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d'imposta 2024 (31 ottobre 2025).
Nel caso in cui dalla dichiarazione integrativa emerga un maggiore debito d'imposta (o un minor credito), la maggiore imposta dovrà essere versata, senza applicazione di sanzioni e interessi, entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al 2024 (prevedibilmente, 30 giugno 2025).
Invece, le spese sostenute nel 2024 devono obbligatoriamente essere detratte lungo un arco temporale di dieci anni
3. Bonus mobili.
Il bonus mobili è prorogato al 2025, e, almeno per ora, non è previsto che venga riproposto negli anni 2026 e 2027.
L’importo complessivo massimo di spesa ammessa al bonus mobili è ora fissato in 5.000 euro, con detrazione pari al 50% in dieci anni.
Per il bonus mobili da scontare nel 2025, condizione di accesso è l’esecuzione di interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a partire dal 1° gennaio 2024.
Qualora gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano effettuati nell'anno precedente a quello di acquisto, o siano iniziati nell'anno precedente a quello dell'acquisto e proseguiti in tale anno, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell'anno precedente per le quali si è già avuto accesso alla detrazione.
4. Bonus giardini.
La Legge di bilancio per il 2025 non prevede proroghe per il bonus verde. La detrazione compete quindi solo per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024.
5. Limiti alle detrazioni per redditi superiori a 75.000 euro.
Per i soggetti con redditi superiori a 75.000 euro, viene stabilito un nuovo limite massimo di spese detraibili che, in linea di principio, va ad incidere su tutte le spese agevolabili ad eccezione delle spese sanitarie.
Il limite massimo è calcolato moltiplicando un importo base che si differenzia a seconda del reddito complessivo (14.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75.000 euro e fino a 100.000 euro; 8.000 euro, se il reddito è superiore a 100.000 euro) per un coefficiente variabile in ragione del numero di figli a carico (0,50, se nel nucleo familiare non ci sono figli fiscalmente a carico - 0,70, se è presente un figlio a carico - 0,85, se sono presenti due figli a carico - 1, se sono presenti più di due figli a carico o almeno un figlio disabile).
L’argomento sarà oggetto di approfondimento in un successivo intervento: in questo contesto, è necessario anticipare che restano escluse dai nuovi limiti le spese per interventi edilizi sostenute fino al 31 dicembre 2024 e che, per le spese sostenute a decorrere dal 2025, ai fini del calcolo dei limiti rileveranno le rate di spesa riferite a ciascun anno.
A disposizione per ogni ulteriore approfondimento. Con i migliori saluti.
SCALABRINI CADOPPI & ASSOCIATI
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