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Novità per il credito d’imposta 4.0

Immagine del redattore: lo Stafflo Staff

Reggio Emilia, 27/01/2025

 

Circolare 03_2025


La Legge di bilancio 2025 introduce forti limiti alla fruizione del credito d’imposta 4.0, stabilendo che:

-      il credito d’imposta per investimenti in beni materiali viene limitato agli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2024 ovvero agli investimenti effettuati nel 2025 e nel primo semestre 2026 (se prenotati entro il 31 dicembre 2024);

-      nel caso investimenti di questo tipo vengano effettuati nel 2025 e nel primo semestre 2026 con prenotazione entro il 31 dicembre 2025, il credito d’imposta non è più immediato, ma è concesso entro il limite di 2.200 milioni di euro e occorre presentare una richiesta di prenotazione del credito;

-      il credito d’imposta per investimenti in beni immateriali (beni di cui all’allegato B della Legge n. 232/2016) viene limitato agli investimenti effettuati entro il 2024; sopravvivono solo quelli effettuati entro il 30 giugno 2025, a condizione che entro il 31 dicembre 2024 siano stati prenotati.

 

Vediamo nel dettaglio il contenuto delle nuove disposizioni:

 

1.   Credito d’imposta 4.0 per beni materiali. 

 

Il credito d’imposta 4.0 per gli investimenti in beni materiali (beni strumentali nuovi di cui all’Allegato A della Legge n. 232/2016) spetta in misura pari al:

-      20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

-      10% del costo, per la quota di investimenti compresa fra 2,5 e 10 milioni di euro;

-      5% del costo, per la quota di investimenti compresa fra 10 milioni ed il limite massimo di investimenti pari a 20 milioni di euro.

 

Per effetto delle modifiche operate da parte della Legge di bilancio 2025, il credito continua a spettare:

-    senza alcun limite per gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2024 oppure anche per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2024 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione;

-    per gli investimenti effettuati nel 2025 e nel primo semestre 2026, a condizione che entro il 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, nel limite di spesa complessivo di 2.200 milioni di euro.

 

Nella sostanza, quindi, mentre per gli investimenti prenotati entro il 31 dicembre 2024 non opera alcun limite di accesso al credito, per quelli prenotati entro il 31 dicembre 2025 viene istituito un limite di fondi disponibili pari a 2.200 milioni di euro.

 

Il credito non viene più concesso in via automatica, ma nel limite dei fondi disponibili e seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle domande.

 

Allo scopo di monitorare il raggiungimento di questo limite di fondi, viene anche istituito l’obbligo per le imprese beneficiarie di trasmettere al Mistero delle imprese e del made in Italy (Mimit) una comunicazione contenente l’ammontare delle spese sostenute ed il relativo credito d’imposta maturato.

 

Il contenuto, i termini e le modalità di invio di questa comunicazione saranno stabiliti con un apposito decreto ministeriale.

 

Il Mimit dovrà trasmettere all’Agenzia delle entrate l’elenco delle imprese beneficiarie con l’ammontare del credito utilizzabile in compensazione secondo l’ordine cronologico di ricevimento delle comunicazioni.

 

Al raggiungimento del limite di spesa previsto, il Mimit dovrà darne notizia nel proprio sito. Giunti a questo momento, infatti, l’invio delle richieste sarà sospeso e quindi non vi sarà più accesso all’agevolazione.

 

2.   Credito d’imposta 4.0 per beni immateriali.

 

Il credito d’imposta per investimenti in beni immateriali (beni compresi nell’allegato B alla Legge n. 232/2016, quindi essenzialmente software), fissato nel 15% del costo nel limite massimo di costi ammissibili pari ad un milione di euro, in linea generale dal 1° gennaio 2025 viene meno.

 

Continua a spettare unicamente per gli investimenti effettuati entro il 30 giugno 2025, a condizione che entro il 31 dicembre 2024 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura pari almeno al 20% del costo di acquisizione.

 

A disposizione per ogni ulteriore approfondimento. Con i migliori saluti.

 

SCALABRINI CADOPPI & ASSOCIATI




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